Carnevale? Fioretti, of course.

Nella mia familia, da sempre vaga la fenomenalia ricetta dei Fioretti che si fanno in zona carnescialesca in substituzione dei classicci scroccafusi o sfrappe et similia. E sono moooooolto più gratificanti. Prima la nonna, poi la mamma e in futuro chissà, lo stesso Chaoszilla. E ci porteremo la ricetta nella tomba.

Praticamente prendono il nome dalla forma di fiorellino…

…bagnato di Alchermes, al posto del pistillo troviamo una bella zona di nutella (o marmellata) coperta di zuchero a velo (o cocco) e optional di pinoli (dettaglio).

Se ne può fare solo uno alla volta e ci vuole un botto.

Ma a carnevale loro arrivano sempre, sono tanto buoni e tanto belli (e io ingrasso). Buone feste e non usate cibo per mascherarvi! Magnatelo!

CZ:

Un risottino con le foto fuori fuoco

Il pretesto è stato il seguente, ovvero l'aver trovato in un supermercato questa busta con dentro un buffo tris di risi.


profilo

Spalle

Praticamente è un misto di riso canadese, indiano e francese.
Bene, ora inventiamoci qualcosa da metterci insieme.
Un sedano.
prima

e dopo

Cipolla fuori fuoco (solo dopo)

Fagioli

Verdicchio dei castelli di Jesi (fuori fuoco)

Peperoncini di orto Chaoszilla.

E si va!
Soffritto di cipolla e sedano, bagnati di vino e allietati dalla salsiccia. Poi aggiungiamo i fagioli e poi il riso.

Su un alltro fornello prepariamo del brodo e lo teniamo pronto per allungare il riso durante la cottura.

cuoci cuoci…

cuoci cuoci…

Pronto. Ollè, a tavola.

Prendetevi i vostri tempi perchè non si fa in 10 minuti.

Mangiate come non ci fosse un domani e collassate su un divano per sempre.

CZ:

Tom Yum Goong. Una zuppa e l’action marziale thailandese.

 

La Tom Yum è una tipicissima zuppa prevalentemente thailandese ma che ha una buona diffusione nel resto dell'Asia (Malesia, Singapore, Indonesia…). A seconda poi di ingredienti particolari si accoppia con altri nomi, tipo la Tom Yum Goong piccantissima e con dentro dei crostacei tipo gamberi. Esiste anche con pollo, funghi e pesci vari. Bhè, ovviamente, come esiste il dado knorr eiste anche il modo di trovarsela già fatta. Ovvero in barattolo. Buttate due cucchiai dell'intruglio (che alla vista ha una forma di cremina tipo patè di qualcosa) in acqua bollente e aggiungete ingredienti vari a scelta, dal riso alle "bestiole" citate sopra. Ed è fatta. Il sapore è molto particolare, acidulo (causa lime) e piccante, non per tutti. Qui sotto vedete il barattolotto in tutto il suo vitreo splendore.


 

Come dicevo la zuppa, quale specie di vanto nazionale ha anche dato il nome ad un film di successo, del 2005 The Protector, edito anche in Italia, con il nuovo genio delle arti marziali thailandesi, Tony Jaa. Bhè, il titolo originale del film è proprio Tom Yum Goong. A voi il trailer (della brutta versione americanizzata):

 

 

 

Nuovo spot e nuovi Pocky al cioccolato e a trivella

Dei POCKY (VEDI) abbiamo già parlato.

Ma il nuovo spot con la musica degli YMO è così bello che non potevamo non tornarci sopra.

Ecco lo spot:
 

Ed ecco le nostre foto dai nuovi Pocky al cioccolato a forma di trivella!!!

Fronte

Retro

Si apre la finissima scatoletta e dentro ci sono dei pacchettini contenenti i Pocky.

Ed ecco il dettaglione di un Pocky!!!!!


Si, è come pensate, uno tira l'altro (come il burro d'arachidi).
CZ:

La serata “bavarese”

Felice del precedente successo degli Spatzle (VEDI) ho deciso di organizzare una serata bavarese. Le cose da fare erano tante, troppe, e alla fine non tutto è riuscito al meglio. Ma la globalità è stata più che buona e tutti sono usciti sazi. Anzi, hanno collassato con la panza all'aria. Ma tant'è.

 

Avevo preparato un aperitivo con una ciotola di wurstel bavaresi tagliati a fettine e saltati in padella, da gustare con salse miste tra cui una buona senape. Poi c'erano dei bei wursteloni bavaresi interi tostati in padella. Poi si passavia al gioco duro.

 

Infatti nel mentre preparavo i Brezel (o chiamateli come vi pare) che già avevo fatto in passato ma con esiti migliori. Vabbè, sono un pò passati di cottura ed erano troppo croccanti. Li ho serviti con uno stuolo di salumi da abbinarci.

Nel frattempo preparavo una mista di farina, uovo, pinoli tritati, uova e rucola per rendere verdi dei buonissimi Spatzle.



Sono divertenti perchè ci si può sbizzarrire con l'impasto. Alla fine apena cotti erano deliziosi anche senza sugo! Pareva di mangiare dei biscotti morbidi! Intanto il multitasking preparava il relativo sugo:

Rucola, pancetta, cipolla, pinoli e probabilmente un altro pezzo di porco morto che ora non ricordo. La preparazione degli adorabili "bambini"!



Fatto il bagnetto, ecco i bimbi scolati

E via, agganciamento con il sugo!!!! Lanciare i componenti!

Ovviamente il tutto era accompagnato (stranamente visto che qua di solito regna il vino) da della buona birra bavarese.


Ed ecco per voi il dettagliotto da fame!

Non sta a me dirlo ma sono mastodonticamente buoni!!!!
Buona giornata!

 

Natale Torta Capodanno

La mia dolce donna me l'ha regalata per Natale; super torta con creme cioccolose dentro, pupazzo di natale e funghetto di zucchero, casetta di cornetto, tronchi di cioccolato e neve di zucchero. E tante mandorle.

Io ve la regalo per capodanno.

 

BUON 2011 buono e ben cotto!!!!

Pu-Erh Shu: dopo le magnate natalizie? Un buon tè, ca va sans dire.

Ok, passato Natale, vi siete ingozzati, avete bevuto, annientato le vostre papille gustative con dolci e fumo. Ed ora? Siete felici, ok? Senò? Senò, tipo il sottoscritto, siete influenzati. Bhè, qualunque sia il caso è un buon momento per un tè ed è un buon momento per il blog di tornare ai tè. Per parlarvi stavolta di una cosa un pò eccezionale. 


Abbiamo già parlato dei Pu-Erh e stavolta parliamo del primo "Pu-Erh Shu italiano".

 

Per i tè mi fornisco solitamente via net in uno shop virtuale, Teaway. A differenza dei negozi, avendo un buon flusso di prodotti che vanno e vengono, si ha solitamente un'alta qualità e una quasi assenza di prodotti stagnanti cosa che può altrimenti un pò essere lesiva del prodotto. Ordinate i vostri prodotti (tè sfusi, confezionati, oggettini) e tutto vi arriva a casa in pochi giorni con spese postali mediamente abbordabili.

 

Bene, i boss del sito se ne vanno spesso in Asia per garantire la qualità degli import ed ora hanno messo mano direttamente alla realizzazione di un tè Pu-Erh. Come non prenderlo per supportare l'operazione? Nel sito ne trovate tre tipologie di qualità e prezzo. Ho preso il  medio, il TeaWay Lin Cang.

Dicono "Ricetta ottenuta dalla miscelazione di due lotti di materiale già fermentato del 2007 provenienti dalla prefettura di Lin Cang, pressati idraulicamente a Kunming in 126 esemplari numerati. Un classico Pu-Erh cotto allo stadio ottimale di maturazione per chi gradisce sapori più marcati, pur mantenendo uno spiccato equilibrio. Il liquore è tipicamente rosso bruno, piuttosto corposo, ma limpido e dai riflessi aranciati. Il sapore ricco e inconfondibile di sottobosco autunnale, terra, legno e cuoio, con un retrogusto dolcissimo e delicato di miele di castagno. Supporta anche più di 10 infusioni sulle stesse foglie mantenendo inalterate le sue caratteristiche".

Infatti, è un tè solido, pressato in panetti ottimi per il trasporto, originariamente.

 

 
 
Una volta aperto trovate stampata sulla carta varia documentazione e numerazione manuale.

Si, sembra un freesbee ma….


Nell'altro lato ha un semi buco come nella testa di un kappa.

Osservate nelle foto i dettagli della pressatura con quelle linee evidenti rilasciate dagli attrezzi..

Comunque, con apposita spadina…

Staccate dal blocco una porzione di prodotto

Dicono che è meglio usare poca acqua su una grossa quantità di foglie. Io utilizzo una teiera in ghisa, ci poggio dentro un paio di pezzi (cercate di tagliare trasversalmente senza distruggere le foglie) da 3-4cm X 2-3 e ci verso sopra una tazza d'acqua. Buttatene prima una minuscola quantità (non bollente) per lavare le foglie, aprirle e scaldare la teiera. Bastano 10 secondi di infusione. Buttate l'acqua e ora versatene il giusto. L'infusione è breve e con le stesse foglie potete fare molte (anche 10) infusioni, avendo l'accortezza di allungare lievemente i tempi di infusione.



 

E' buono, eh!
Riposate, state caldi e bevete tanto buon tè. Io cerco di rimettermi e temo al sol pensiero di rileggere tra tipo 10 giorni quello che ho scritto per il terrore di trovare mille refusi dovuti alla febbre.

Hola hola, Tortillas invernali!


Hey, azzo facciamo stasera? MMMMMMmmmmmmm ho voglia di tortillas! Ok, famolo. Giurando preventivamente che la prossima volta le tortillas stesse le farò a mano (non è difficile) andiamo ad improvvisare un qualche cosa di vagamente messicano, senza eccessiva filologia e precisione.


Dunque dunque, ebbene si, verdura.

 


Ecco la ciccia. Petto di pollo tagliato a stiletti.

 

  


Ovviamente le tortillas (che alla fine non è altro che una sorta di piadina fatta di mais o farina di grano tenero)

 

    


Ed ora salta tutto. Saltiamo il pollo.

 

        

 

2 peperoni, uno giallo e uno rosso. Svuotateli, fateli a tocchetti e saltateli.

      
      

 

Intanto (il multitasking è importante!!!) in un'altra padella preparo dei frijoles refritos, che è una sorta di crema di fagioli. Li salto tutti su olio, più spezie, più vino e ne sfracello più dei 3/4 in modo che diventino una crema con qualche pezzetto più grosso. Cuocete mentre si prepara tutto il resto allungando con acqua se si secca troppo.

L'aspetto è orribile ma sono buoni.


Infine ripasso tutto in un pentolotto (i fagioli no, eh!!!)


Ok, sembra ci sia tutto. Addensate di salse varie (stavolta da frettolosi abbiamo comprato una salsaccia messicana già fatta…) buttate tutto dentro una tortilla e mangiate!!!! Ovvio, addensare di peperoncino e affini secondo gusto e oltre tolleranza. Innaffiare con birra dicono, ma io insisto sempre col vino, che vi devo dire….


Buon appetito e occhio alla neve!!!!

CZ:

Spätzle: dalla Germania alle Marche il gioco si fa duro (?)

Bene, torniamo a ricettina.

Mangiati in Germania (cercatevi il topic nel blog) gli spätzle, che sono una sorta di gnocchetti che trovano un corrispettivo norditalico. Ora, sono un tipo di pasta fatta di farina, uovo e un pelo d'acqua di base che vengono poi gettati nell'acqua bollente dove grazie alle magie dell'ovetto mutano istantaneamente in gnocchettini. E' un piatto anche relativamente rapido, quindi, azzo aspettate? Correte in cucina! O mandateci le vostre concubine. Che non sanno cucinare, ca va sans dire.  Allora andate voi maschietti e poi lasciatele a digiuno e a letto senza cena.

Comunque, a parte tutte le regole e cose standard il bello è come sempre sperimentare. Ad esempio una volta ho optato per inserire nell'impasto rucola, mandorle e pinoli. Si potevano mangiare da soli tanto erano buoni e croccanti oltre al fatto che erano di un bel colore verde. Per questo spesso ci ficcano dentro spinaci o affini. Ma non divaghiamo e rock'n'roll.

Iniziamo ad andare in ordine e a pensare un sugo. Invento al momento con quello che c'è in giro in cucina.
Nota: io opterei per un sugo leggerissimo visto che gli spätzle se sono ben fatti hanno un sapore gustosissimo che il sugo può coprire come per tutta la buona pasta. Quindi -oggi non è il caso della leggerezza- ipotizzo cipolla, pancetta e piselli. Visto che non uso latticini sfrutto il mio super trucco, simulare visivamente latticini senza metterli. Dopo aver lavato e scolato i piselli ne frullo una metà con la pancetta.

 

Intanto soffriggo la cipolla e l'altra pancetta a tocchetti.

Frullo grossolanamente un pò di mandorle intanto mentre va il soffritto (ottimizzare i tempi!!!)

Butto nella farina (thò, 400 grammi per 3 mangioni)

Preparo gli ovetti. Leggenda dice un uovo ogni 100g di farina ma ne bastano meno. Ne metto quindi 3.

PLUF!!!!


 

Hey, tipo!!!! Mescola il soffritto che senò si brucia!!! Intanto aggiungete l'acqua. A volte vi danno dosi esatte, io vado a intuito, non è difficile. L'impasto deve essere denso, non troppo liquido quindi metto tanta acqua fino ad arrivare a quello che voglio. Se esagerate, aggiungete farina. Mescolate con energia e con una forchetta, l'alchimia di energia e forchetta vi darà l'impasto della pasta. Voilà!



 

Pronti, mentre l'acqua bolle, torniamo al sugo. Al soffritto aggiungo sale, pepe, un peperoncino e inondo di vino, salto fino a farlo asciugare. Poi aggiungo il bel frullato di piselli e pancetta e i piselli interi messi prima da parte. Aggiungo un paio di mini pomodorini tagliati per dare colore.
 


 

Ok, il sugo è pronto, abbassate il fuoco e se si asciuga aggiungete vino. E passate agli spätzle. Per farli si usano più metodi. Uno tradizionale a mano e tavoletta di legno. Uno ufficiale tramite un'apposita grattugia. E uno quello comodo di emergenza. Uso questo attraverso uno strumento simile ad uno schiacciapatate che trovate nei vari negozi di roba da cucina. Chiedete "oh, la cosa per fare i gnocchetti tedesci". Costa sui 20€. Bene infilate con un cucchiaione l'impasto dentro lo schiacciapatate e schiacciate (ovvio, che ce volevate fare?) il tutto direttamente dentro l'acqua bollente accesa. 
 

Istantaneamente l'impasto si solidifica e viene a galla sotto forma di gnocchetti. OH CHE MAGICA MAGIA!!!

Lasciategli fare il bagnetto qualche decina di secondi e togliete e scolate. E continuate sto giro finché non finisce l'impasto.

Infine buttateli nella pentola del sugo, rigirateli un pò e serviteli. 



 

La notate una cosa? La roba frullata e l'abbondanza di vino hanno prodotto una bella cremina che sembra panna. Ma come ho detto io non uso latticini. Epic win!
 

 
 
Ed ora mangiate! Sono buonissimi! Non sentite l'odore????


 

Nota: l'unico insegnamento che giunge da questa ricetta non è il piatto in sè ma il multitasking. Se vi organizzate e riuscite a fare 2-3 cose contemporaneamente (acqua che bolle+sugo+pasta) fare un piatto del genere vi prende un attimo. E non avrete più scuse di essere donne in carriera senza tempo e con 1000 aperitivi a carico. Si, dico a voi.

Buon appetito.

CZ:

foto di Chiara Canale

Ravioli al forno: duri duri duri

"Nuuuuuuuu, a me piace le robe moscette!!!"
E invece no. Se li fai un pò bruciacchiare che fanno la crosticina sò più buoni, fidati!
Eccoci con una ricettina per fare i ravioli al forno.
Buoni.

 


Dunque, necessitiamo innanzi tutto di ravioli freschi.

 

  

"Aaaaah, Chaoszilla, sò tutti buoni a comprali, sei na sega che non li sai fare!"
Già dato. Clicca qui

Comunque intanto preparare un bel trito da ragout, con le immancabili cipolline e carotine e sedani…


Poi scolate delle olive e mozzatele in due.


E via, iniziamo a fare il ragout saltano le verdure tritate e la carne e annaffiando con BUON  vino.

Aggiungere pomodoro

Fa cuocere parecchio finché il pomodoro non si assorbe e così il vino, tenere una media cremosità.
Cuocere i ravioli, ci mettono un attimo.


Scolare e su una teglia cominciare a fare degli strati di ravioli, olive e sugo.

Sul fondo io metto un velo di olio.

Come ho già detto mille volte io uso pochissimi latticini, quindi volevo sostituire il parmigiano e l'ho fatto, come al solito, con il pangrattato che miracolosamente aiuta anche ad ottenere il risultato voluto visto che anziché liquidare secca e scroccola.


Abbondate. La pancia vi dirà poi grazie. Infornare in un forno già caldo per mille anni. No, vabbè, almeno finchè non vi esce detto "cazzo, li ho bruciati"


E invece non saranno bruciati ma solo asciutti e croccanti in superficie. E deliziosi. Fidatevi.

Piano ravvicinato. Devono essere più o meno così.

Voglio dire, se li volete brodosi che li fate a fare al forno, no?


Ora, avventatevi, voi e i vostri cari, sulla pietanza e decimatela.

Hem….buon appetito.

CZ: